mercoledì 24 ottobre 2012

Style Paper









Style Papers, rivista bimestrale di successo internazionale, parla di moda e bellezza con una missione precisa:
Identificare le tendenze e proporre idee di stile!

Venduta in edicola a € 2,50, la rivista vanta una tiratura di 200.000 copie con dimensione di 222 x 285 mm, stampata su carta di alta qualità patinata.


Il magazine sarà seguito in esclusiva per la parte pubblicitaria dallo sfaff di FANATICA, con Michela Schianta referente generale e coordinatrice agenti, agenzie e centri media. 
Michela Schianta
02 25714243
335 329895
michela.schianta@fanatica.it

martedì 23 ottobre 2012

Monella Vagabonda Ristò gustose novità in arrivo




Monella Vagabonda amplia la sua offerta lanciandosi nel mondo della ristorazione. Colui che detiene il brand, Gino Gorgoglione è stato da sempre appassionato di cucina ed ha così scelto di inaugurare il primo Monella Vagabonda Ristò. Nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, proprio di fronte al Palazzo Municipale, in una domenica d'ottobre ha aperto i battenti il nuovo locale dedicato alla ranocchia più simpatica d'Italia.

Lo stile dell'arredamento è moderno con linee e colori che caratterizzano un design originale e funzionale con la particolarità della cucina a vista sia dall'interno che dall'esterno. Sarà così possibile vedere lo chef e il suo staff all'opera durante la preparazione dei piatti.




Monella Vagabonda Ristò, con 40 coperti, è sia pizzeria che ristoranteaperto tutti giorni, previa prenotazione, sia a pranzo che a cena e naturalmente anche per l'aperitivo a partire dalle ore 19. Il menu propone piatti tipici della cucina mediterranea legati sia al mare che alla montagna con pesce e carne, secondo quelle che sono le specialità di stagione. Il tutto accompagnato da vini Doc locali. 




Ma questa, è la prima delle tante novità che ha in serbo per il nuovo anno il brand pugliese. Nei prossimi mesi, infatti, sarà inaugurato il nuovo Show Room nel nuovissimo Corso Como Fashion District di Milano.


lunedì 22 ottobre 2012

STORIA DELLA MODA- Charles Frederick Worth

Ciao a tutti! Nel post precedente vi avevo chiesto se avreste gradito dei post riguardanti la storia della moda e mi avete tutti risposto in maniera positiva quindi eccomi qui con il primo post inerente a questa meravigliosa materia.

Innanzitutto le fonti da cui prendo spunto sono le lezioni che seguo alla facoltà di lettere della Sapienza in storia della moda tenute dalla prof. Sofia Gnoli arricchite con lo studio del libro scritto dalla professoressa che ho appena citato dal titolo "Moda dalla nascita della haute couture ad oggi" (Carocci editore).

Mi raccomando fatemi sapere se il mio articolo è stato interessante o meno!!
Un bacio a tutti!


Innanzitutto dovete sapere che lo stilista, il creatore di moda come lo intendiamo noi non è sempre esistito. Infatti, nel '700 la figura del sarto era intesa unicamente come grande artigiano ma non come ideatore e di conseguenza tutti questi sarti non diventavano mai "famosi". Così, le mode si diffondevano solo attraverso le grandi dame.

Alla fine del '700 però il meccanismo di diffusione della moda cambia grazie alla nascita delle riviste di moda (il primo periodico di moda "Cabinet des Modes" esce nel 1785) e soprattutto grazie alla Rivoluzione industriale che trasforma la moda in maniera radicale visto che vengono inventate le macchine da cucire ed inizia quindi a diffondersi l'abbigliamento confezionato che sarà venduto a Parigi nei primi grandi magazzini.

Parlando di moda italiana tra la seconda metà dell'Ottocento e gli inizi del secolo successivo non è ancora possibile parlare di una moda italiana indipendente da quella d'Oltralpe. Dai tempi di Luigi XIV e fino alla metà del Novecento la moda femminile europea era fortemente influenzata da quella francese, la Francia e in particolare Parigi veniva considerata il centro di diffusione di ogni nuova foggia.

I primi sarti a raggiungere la celebrità furono Leroy, il sarto personale dell'imperatrice Giuseppina Bonaparte e Rose Bertin, modista ufficiale di Maria Antonietta. In particolare quest'ultima dopo essersi conquistata l'appellativo di "ministro di moda" aprì a Parigi, nel 1770 il magasin de mode e la sua attività andò a gonfie vele, tanto che iniziarono a lavorare per lei centinaia di persone.
Prima però che il sarto raggiunse la dignità di creatore a tutti gli effetti ci volle comunque un altro secolo.
La figura del couturier in senso moderno, come creatore di fogge e, di conseguenza, la nascita della haute couture si verificarono intorno alla metà dell'Ottocento con Charles Frederick Worth, il primo a curare l'intera immagine di una donna e non solo il suo abito.


Charles Frederick Worth nasce nel 1825 a Bourne, una piccola cittadina inglese , in una famiglia della media borghesia. Iniziò a lavorare giovanissimo in un negozio di tessuti a Londra ma alla metà degli anni quaranta si trasferì a Parigi con pochi soldi e venne assunto nel grande magazzino di tessuti Gagelin, dopo soli cinque anni divenne il responsabile del reparto sartoria, finché nel 1853 decise di mettersi in proprio finanziato da un socio di origine svedese. Aprì quindi il suo primo atelier creando una maison di moda con il proprio nome.
Il lancio dei suoi abiti nel gran mondo si ebbe grazie alla moglie, Marie Vernet, che si presentò alla principessa Pauline von Metternich-Sàndor (nipote del grande statista del Congresso di Vienna)  proponendole i modelli del marito a prezzi "stracciati". La principessa accettò e divento così, usando termini moderni, la "testimonial" di Worth. Indossò un suo abito in occasione di un ricevimento a corte e ne rimase in particolar modo incantata l'imperatrice Eugenia de Montijo, consorte di Napoleone III che fece diventare benpresto Worth il suo fornitore ufficiale.
Fu così che Worth raggiunse la popolarità e cominciò a vestire grandi personaggi, come la principessa Sissi, la contessa di Catiglione e persino le ricche borghesi americane ampliando quindi in modo evidente la sua maison che inizialmente contava solo venti persone mentre dopo dieci anni ne fecero parte circa 1200 lavoratori.



evening dresses of Worth

Con Worth il couturier comincia quindi ad essere considerato un artista e non solo un semplice esecutore. E' lui il primo a decidere di far sfilare i modelli in anticipo rispetto alla stagione, a far indossare i propri modelli a persone in carne ed ossa, ad apporre etichette con la sua griffe all'interno dell'abito e il primo ad esportare i suoi modelli in tutto il mondo.


Inoltre, grazie a lui, negli ultimi decenni dell'Ottocento fu abbandonata la silhouette romantica contraddistinta dalla crinolina (tipica sottogonna di quel periodo) e si impose un nuovo tipo di linea verticalizzante, dove la figura femminile veniva esaltata da serpentine sinuosità accentuate artificialmente sul dietro e messe in risalto da vitini di vespa.

Dopo la morte di Worth la sua eredità se la spartiranno i suoi due figli, di cui uno si occuperà dell'aspetto economico della maison, mentre l'altro del lato artistico.

domenica 21 ottobre 2012

blue and black outfit


Ciao ragazze lo so è un secolo che non scrivo e mi dispiace tantissimissimo!!!
Novità? Allora… ho iniziato l’università, mi sono finalmente decisa e ho deciso di iniziare il corso di laurea in scienze della moda e del costume alla Sapienza. Mi trovo benissimo, le lezioni sono davvero interessanti e in particolar modo mi piacciono le lezioni di storia della moda e di fotografia pubblicitaria di moda.
La cosa di cui non sono poi così felice sono gli orari, il martedì mi tocca addirittura stare in facoltà dalle 10 di mattina alle 8 di sera senza pause tra una lezione e l’altra! Inutile dire che torno a casa esaurita e stanca morta!

A proposito delle mie lezioni volevo proporvi una cosa… che ne dite se scrivo dei post inerenti alle lezioni che seguo di storia della moda? Io la trovo davvero interessante e mi affascina, così ho pensato che potesse piacere anche a voi… fatemi sapere se l’idea vi convince :)

Tornando al post di oggi per farmi perdonare della lunga assenza vi propongo un outfit-post visto che di solito sono quelli più apprezzati e commentati!
Questa mise l’ho indossata per un sabato sera trascorso tra amiche:  t-shirt con stampa Audrey Hepburn in colazione da Tiffany, pantaloni blu elettrico, blazer e decolleté nere.
Spero vi piaccia, aspetto i vostri commenti!
Un bacione e buona domenica :)





Hello girls i'm sorry if i didn't write for a long time!
What's new? So ... I started university, I finally decided and I decided to start the course of fashion and costume at la "Sapienza" in Rome. I am fine, the lessons are really interesting and I especially like the lessons of the history of fashion and fashion photography.
The thing that I'm not so happy are times, on Tuesday I have to stay at university from 10 am to 8 pm without breaks between lessons! Needless to say, I come home exhausted!

About my classes I need your opinion ... what do you think if I write the post about the lessons that i follow in history of fashion? I find it really interesting and fascinates me, so I thought you can also like it ... let me know if you like this idea :)

Coming back to today's post to make me forgive the long absence I propose an outfit post because they usually are the most popular and commented!
I wore this outfit for a Saturday evening spent with my friends: t-shirt with print of Audrey Hepburn in Breakfast at Tiffany's, electric blue pants, black blazer and pumps.
I hope you like it, i'm waiting for your comments!
A big kiss and happy Sunday :)










imperial t-shirt
no brand blazer
h&m pants
no brand bag
h&m earrings
Primadonna shoes

venerdì 5 ottobre 2012

Giorgia & Johns capsule bag collection


La stagione estiva lascia posto ai colori caldi e profondi dell’autunno, la natura si veste di nuove forme, morbide e sinuose, che si esprimono in tutta la loro eleganza.
Giorgia & Johns dedica alla nuova stagione una capsule collection composta da 5 borse, che si ispirano per colori e forme alle foglie autunnali.
Le riconoscete grazie all’inconfondibile etichetta rivestita di foglie, e alle esclusive personalizzazioni dedicate al tema. 

Personalmente la trovo splendida questa nuova collezione e voi?
Le borse sono disponibili in tutti i punti vendita e sullo shop on line: shop.giorgiaejohns.it









giovedì 4 ottobre 2012

Andy Milo

Se ci si soffermasse ad osservarlo ed ascoltare la sua voce sembrerebbe di trovarsi davanti ad un 

sudamericano, ma Andy Milo è italianissimo. Nato e cresciuto a Padova ha assecondato le sue vocazioni e 

oggi è pronto a lanciare il suo primo album omonimo registrato alla Maxysound di Bussolengo, di musica 

latina/reggaeton. Le sue canzoni si possono scaricare anche su Itunes.  




La sua passione è la musica. "Ho iniziato - racconta - cantando cover. Poi ho scritto, sfidando i miei 

amici, in spagnolo e oltre alla somiglianza fisica, anche la mia voce aveva qualcosa di latino". Il cantante così 

cavalca l'onda e scrive pezzi del genere latin dancecumbiareggaetonsalsa e merengue con suoni 

spagnoli. Ha impiegato due anni per completare il primo album, dovendo lavorare per mantenersi. I suoi 

testi raccontano spesso esperienze personali e ciò che succede intorno a lui. Naturalmente Andy ha imparato 

anche i passi della danza latino americana e oltre a cantare è un bravo ballerino. 


Vi lascio con un suo videoclip!